Un appello alla solidarietà in soccorso alle popolazioni nomadi del Tibet.
Sul versante orientale dello Shishapangma, ad una altezza media di 4700 metri, si estende la vasta piana di Porong, semidesertica, abitata esclusivamente da nomadi per i quali yak, pecore e capre costituiscono l’unica fonte di vita.
Posta a nord della catena himalayana dove il monsone arriva in misura estremamente ridotta, da due anni quest’area vede il suolo progressivamente inaridirsi ed ora gli yak cominciano a morire. Nel villaggio di Selung – dove Eco Himal sostiene una scuola – a giugno ne erano già deceduti 160 ma altrettanto sta avvenendo negli altri piccoli centri a ridosso della grande montagna.
A denunciare la situazione sono stati Tsering, capovillaggio di Selung, e Dawa, il rappresentante di Eco Himal nell’area di Porong, durante la nostra visita nel mese di giugno. Un aiuto concreto, ci è stato detto, sarebbe quello di inviare viveri – farina, orzo, riso, combustibile – per poter superare l’inverno nella speranza che il prossimo anno la situazione migliori.
La spedizione Shishapangma 2005 in settembre passerà dalla piana di Porong. I viveri potranno essere acquistati a Nyalam, l’ultimo centro abitato sulla strada dello Shishapangma, e portati direttamente nei villaggi con i camion che trasportano il materiale alpinistico. Non ci saranno spese aggiuntive!
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foto archivio Eco Himal
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